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         Trento, 21 aprile 2018 
         DAI SEPOLCRI AL SOLE 
        1968 e dintorni in  poesia 
        di Sandro Boato 
        dal Trentino di sabato  21 aprile 2018 
        IMBIANCATI SEPOLCRI 
         ... e bella 
         e santa fanno al  peregrin la terra 
         che le ricetta. 
                                             Ugo Foscolo 
       LA PACE 
        Fu nel sessantanove 
        la sirena ululare 
        si udì nel centro 
        della metropoli 
        era l'autunno 
        d'un biennio precipite  d'eventi 
        il sole 
        non tramontava ancora 
        sulle voci di chi 
        protestava, sui pugni  chiusi 
        sui canti, sui maglioni 
        multicolori, sulle tute  blu 
        sulle rosse bandiere. 
        Ma il rosso fu di sangue  all'improvviso 
        sotto nuvole nere 
        di polvere, l'edificio  crollato 
        d'assassino esplosivo 
        nel salone affollato. 
        Sedici bare 
        servirono a portare 
        pace allo stato 
        e l'inverno a seguire. 
       IL SOSPETTO 
        Il sospetto però 
        allo stato non piacque 
        e fu arrestato il  ballerino anarchico 
        e l'anarchico amico  ferroviere 
        volò dal tetto 
        stretto da ferrea  inchiesta 
        funesta sol per lui:  senz'ali 
        l'angelo stramazzò 
        e altra bara s'aggiunse  alla questura. 
        Poi il commissario fu 
        assassinato 
        già ucciso 
        non da giustizialista 
        ed ingiusta campagna 
        ma dalla morte ingiusta 
        di un giusto 
        e nella fede della sua  compagna. 
       LA VERITA' 
        Il sospetto però 
        continuava a pesare: 
        altre bare a decine 
        allungaron la fila 
        dell'ira e del dolore 
        e l'unica sentenza fu la  morte 
        nelle piazze, sui treni,  a gente 
        ignara 
        dell'esplosione a sorte. 
        Quand'ecco un dì di  luglio 
        dell'ottantotto scopresi 
        la verità – solo sul  commissario: 
        un menagramo 
        dai debiti affogato e  dal veleno 
        non digerito 
        confidò allo stato  d'esser stato 
        lui l'assassino e  d'essersi pentito 
        sedici anni dopo 
        altri correi ignari  coinvolgendo. 
        Più volte smascherato fu  e smentito 
        ma gli credé lo stato 
        e tornò al suo biroccio,  condonato. 
        Per gli altri il sole  non è ancor 
        risorto. 
       Sandro Boato 
         
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